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Cantucci, biscotti indulgenti

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C’è un momento della sera, in cui l’indulgenza verso se stessi ha un sapore dolce. Parlo di cantucci. A giornata finita, quando finalmente quel che è fatto è fatto e del doman non v’è certezza (!), un cantuccio sgranocchiato può effettivamente avere un suo perché.

Cantucci. Alla fine di una cena tra amici o da sola accovacciata sul divano, inzuppati in un vin dolce, rubato da una scatola di latta, i cantucci segnano il tempo di una pausa.  Un intervallo in cui ascoltare, raccontare, assaporare, riflettere.

Li porto a tavola quando rimangono solo i bicchieri, le candele sono basse e si ha voglia di prolungare ancora la serata.

Perché? Tosti, ma friabili (se avete la ricetta giusta… cioè questa, che è poi quella di Paoletta, la maestra, con una piccola variante sulle mandorle).  Impossibile mangiarli velocemente, ci vuole quell’ attimo in cui dopo il cric croc dei morsi, arriva il profumo delle mandorle tostate e il sapore rassicurante di un biscotto fatto in casa.

Tempo!

Preferite chiamarlo comfort food? Non siete lontani dalla realtà. Facili, veloci nella preparazione, ma fatti per durare (nella famosa scatola di latta), se riuscite a resistere… ne dubito…

Come sempre capita anche nelle migliori famiglie, succede non ci sia accordo su nome, paternità, data di nascita ecc.ecc…  Il vero nome è “Biscotti di Prato” e non credo di volere avventurarmi in lunghe e complicate discussioni quindi riporto quanto scritto sul sito della Pasticceria Mattei, biscottificio, in Prato ovviamente, anzi IL biscottificio che spiega

“I Biscotti Tradizionali di Prato alle mandorle nella ricetta originale di Antonio Mattei, più comunemente conosciuti come “cantuccini”, rappresentano dal 1858 un classico della pasticceria toscana”.

Il cantuccio è un biscotto ricavato da un filoncino fatto con uova, farina, zucchero e mandorle. Si cuoce in forno il filoncino, si affetta in diagonale e si lascia di nuovo in forno a tostare.

Bis-cotto: cotto due volte

Deve risultare croccante, tostato, ma non duro.

Ecco come fare.

Ho acceso il forno a 180° e ho sciolto (nel microonde) 50g di burro in una ciotolina.

catucci-uovaNel mio Kenwood ho montato la frusta e lavorato 2 uova intere + 3 tuorli con 350g di zucchero, un pizzico di sale e la scorza grattugiata di un limone fino a che l’impasto non diventa chiaro.

cantucci-primo-impastoNon riducete lo zucchero, perché altrimenti varia la consistenza del biscotto e vi troverete dei mattoni duri. Mentre il Kenwood lavora (oh yeah….) ho messo 150g di mandorle con la buccia e 100 di filetti di mandorle su una teglia coperta di carta in forno a tostare per 5 minuti mentre il forno arriva a temperatura.

cantucci-mandorleSempre con la frusta in movimento ho aggiunto il burro fuso ormai tiepido e ho aspettato che venisse incorporato dall’impasto. Ho setacciato in una ciotola 8g di lievito per dolci con 450g di farina 00  in una ciotola e a cucchiate l’ho aggiunta nel Kenwood che lavorava per me.

cantucci-farinaIn totale 8’09”… l’avevo detto che erano veloci, guardare per credere il timer del Kenwood

timer-kenwood

Ho rovesciato l’impasto sulla spianatoia aggiunto le mandorle, impastato e dato forma di filoncino. In ultimo ho spennellato con un uovo intero sbattuto e infornato per 30 minuti.

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Toccateli, devono essere sodi ma non duri. Per tostarli io li taglio in diagonale con un coltello a lama seghettata e poi si sparpaglio sulla teglia e li lascio nel forno spento con lo sportello leggermente aperto per 10 minuti.

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