I pancakes della bambina con il pigiama a righe

Questa è una ricetta speciale, perchè mi è stata regalata. Sono i pancakes di Cristina. La sua storia la leggete qui. Ci siamo conosciute ieri, nella sua camera, chiacchierando come se l’amicizia fosse un po’ più antica, e quell’ora trascorsa insieme è stato un dono.

Cosa mi aveva incuriosito di lei? Il libro di ricette che ha scritto per le amiche. Chi condivide una ricetta, lo fa con amore: il desiderio di condividere una cosa buona è alla base dell’amore per la cucina e per gli altri. Chiamatelo nutrimento del cuore.

Evitate chi vi dà una ricetta sbagliata, prima o poi  rivelerà la sua indole egoista…

Ma torniamo a Cristina, la bambina con il pigiama a righe. Neanche ora che scrivo di lei, posso allontanarmi dal suo modo preciso di affrontare questo tempo della sua vita: una scalata dove nulla va perso. Aggiungete voi gli aggettivi che preferite, ma escludete la autocommiserazione.

Torniamo alla sua ricetta. In una ciotola si mescolano 220g di farina, 1 bustina di lievito per dolci in polvere, 2 cucchiai di zucchero di canna (che io ho passato al mixer); in un’altra ciotola sbattete 2 uova intere con 250ml di latte poi versateli lentamente sulle polveri con una frusta. Otterrete una crema.

In un padellino ho fatto sciogliere un niente di burro, a fiamma bassa ho versato un mestolino di crema. Quando il pancake si è rassodato da un lato, lo giro e lo faccio cuocere anche dall’altro; si prosegue fino a quando la crema finisce e nel frattempo i pancakes si conservano avvolti in uno strofinaccio pulito per non farli rafreddare.

Si gustano accompagnati dal Golden syrup, dal miele, da una marmellatina di mandarini.