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Pesto di basilico, il buono delle ricette semplici.

Pesto di basilico, una ricetta davvero banale…mi son detta. Ma siccome vorrei che Kitcheninthecity fosse soprattutto utile, il pesto ci sta.  In realtà non tutti lo sanno fare, o non sanno quanto è facile farlo e finiscono con il comprare quello  già fatto. Non ho nulla in contrario ai prodotti industriali, quelli buoni intendo, ma trovo che ci vuole davvero poco per farlo  ed è proprio da queste semplici ricette che la cucina può diventare simpatica e l’autostima crescere.

Mentre frullavo ieri sera, due telefonate, due amiche e la ricetta del pesto. Sabrina l’ha fatto in tempo reale, Aly aspetta la ricetta sul blog.

Mi piace mettere a punto queste ricette semplici. Inizio curiosando sul web, tra i miei libri e poi faccio le prove cercando di capire il punto della ricetta che fa la differenza. Nel caso del pesto ho notato che raramente viene indicata la quantitò di basilico in grammi ma il numero di foglie. Grandi? Medie?

Appunti: nel caso del pesto  il punto cruciale  è non far scaldare il basilico mentre  lo si frulla, perchè allora il profumo è perso e la salsa  diventa amara e scura. Dò ovviamente per scontato  il minipimer al posto  del mortaio di marmo. Ma era proprio il pestare (…da cui il nome…) le foglie con un “pestello” di legno dentro al mortaio di marmo che garantiva il risultato in termini di colore e profumo. Allan Bay nel suo “Cuochi si diventa” suggerisce un ottimo trucco: mettere le lame del minipimer e il contenitore in freezer per 10 minuti. Faccio mio e vado oltre: nel contenitore metto l’olio e i pinoli.

Passiamo alle quantità: 30g di foglie di basilico (ligure), 15g di pinoli leggermente tostati in padella e raffreddati, 15g di pecorino e 15g di Parmigiano Reggiano grattugiati fini, 60g di olio extravergine di oliva, una punta d’aglio fresco, un pizzico di sale grosso

Pinoli tostati: tostare vuol dire passarli per qualche minuto in padella senza aggiunta di nient’altro; non devono  scurire,  ma solo lucidarsi un po’ e guadagnare in profumo. Quando non sono più caldi li aggiungo all’olio nel recipiente in freezer.

Passo le foglie di basilico (niente gambi please…) con una pezzuola umida,  non le lavo, poi asciugo con delicatezza. Il tempo di preparare il basilico, grattugiare i formaggi (fini mi raccomando perchè il frullatore deve occuparsi solo del basilico…) e posso togliere le lame del minipimer e il recipiente con olio e pinoli dal freezer; aggiungo tutti gli altri ingredienti e frullo. Non ci vuole neanche un minuto.

A questo punto assaggiate e decidete a voi come piace. Più aglio? Meno formaggio? Un cucchiaio in più di olio? Mia suocera aggiunge una punta di Philadelphia, rendendolo la salsa un pochino più acida. Provate e poi ditemi.

Si può congelare a lungo. Oppure si conserva per qualche giorno in frigorifero coperto da uno strato sottile di olio.

Appunti 2: Il pesto non deve mai cuocere.Si mette nel fondo della ciotola dove si condisce la pasta e va allungato con un po’ di acqua calda di cottura della pasta, quando già sta insaporendo la pasta.

Appunti 3: se siete fanatiche della tradizione, pelate e tagliate a tocchetti 2 patate grandi, pulite e tagliate a pezzettini due manciate di fagiolini. Si cuociono nella stessa acqua della pasta. Li aggiungo prima che l’acqua arrivi a bollore e li scolo insieme alla pasta.

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