Mi sono fatta prendere la mano. Questo fatto del blog, e che tra poco vado in vacanza e lo abbandono, mi provoca sensi di colpa e oggi ho cercato di rimediare. Tre salse che userò per accompagnare i formaggi (sono in montagna…), ma che vanno benissssimo anche per la carne alla griglia.
Parto dai peperoni arrosto. Accendo il forno: grill +ventilato, il mio Gaggenau si regola in questo caso a % e io metto al 70%; ovvero grill a media potenza. Lavo i peperoni, li asciugo e li appoggio su una griglia sopra una teglia, che proteggo con alluminio. Inforno e man mano che si bruciacchiano, li giro. Quando sono neri su tutti i lati li tolgo dal forno e li impacchetto tutti insieme con carta d’allumio, poi con carta da giornale e aspetto che siano freddi.
In questo modo, ma non chiedetemi perchè… sarà più facile spelarli. Li spelo, tolgo i semi, li taglio a striscioline e li metto in un recipiente: insaporisco con sale, aglio, delle foglie di basilico, copro con olio extravergine di oliva e succo di limone. Immagino che sia il momento di parlare di quantità… direi: per 3 peperoni, 1 spicchio d’aglio, 10 foglie di basilico, il succo di mezzo limone, sale, olio extravergine di oliva quanto basta per coprire.
Appunto sui peperoni: meglio quelli rossi e gialli, perchè sono più dolci. L’aggiunta di succo di limone viene dalla ricetta di zia Anna. I suoi pranzi a Castrovillari sono tra i più bei ricordi delle mie villeggiature estive in Calabria e l’aggiunta di limone era il suo segreto per rendere i peperoni più digeribili.
Passiamo alla marmellata di carote e zenzero, ricetta di Fernanda: in un pentolino metto 350g di carote grattugiate, 250g di acqua, 175g di zucchero e 30g di zenzero pelato e sminuzzato.
Porto a bollore, abbasso la fiamma e cuocio coperto per 30 minuti.
Prima di spegnere aggiungo il succo filtrato di un lime. Io uso il Bimbi, quindi a fine cottura è già cremosa, se non avete il “magico” robot e se non vi piace sentire i pezzetini di carota, potete sempre usare il minipimer.
Chutney di pomodorini e sedano. In un pentolino ho messo: 700g di pomodorini lavati, asciugati e tagliati a metà, 1 cipolla bianca piccola a fettine, 30g di zenzero a pezzettini, 60g di aceto di mele, 50g di sedano a pezzetti e 175g di zucchero nero. Riscaldo e faccio addensare; cuocio fino a quando ha l’apparenza di un chutney, una specie di marmellata. Volevo che si riconoscessero i pomodorini, quindi ho girato poco e con delicatezza. Quando spengo aggiungo un pizzico di peperoncino in polvere e un cucchiaino da caffè di senape.
In un cucina oggi c’era un delizioso profumo di aceto di mele…
Appunto: Chutney è una parola prestata all’inglese dall’Indi e descrive un condimento della cucina indiana, di accompagnamento a riso e carne. Non esiste “il chutney”, ma mille varianti: cotto o crudo, a pezzettini o cremoso, sapido, piccante o agrodolce. Virtualmente ogni frutto o verdura può trasformarsi in un chutney, ma tutte contengono spezie e una nota piccante.