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Invito a cena con creme caramel..

Creme caramel.Scrivo dalla montagna. Il treppiede della macchina fotografica è da viaggio e si vede… Anche la cucina ha virato, niente piatti freddi, ma dolci, funghi trifolati, marmellatine da formaggi (vedi post precedente). L’altra sera invito a cena comunitario con distribuzione di incarichi durante il picnic sul prato. “tu fai il dolce!” mi è stato detto; partendo dal veniamo a casa tua mentre lo fai così impariamo, al “postaci la ricetta sul blog”… è stato un attimo. Ma poi è piaciuto e sono sicura che le ragazze si faranno vive, con chiarimenti e spiegazioni.

Appunti. Il rischio di insuccesso totale secondo me non c’è, possono comparire dei buchetti nel composto, che invece dovrebbe essere bello compatto, ma per evitare bisogna:  lavorare poco le uova e filtrare molto bene sia il latte caldo, che il composto di uova+latte  quando lo si versa nello stampo. Un colino a maglie fittissime in entrambi in casi, una pezzuola di lino per uova+latte per ottenere un risultato ancora più fine.

Ho acceso il forno e impostato la temperatura a 140° ventilato.In un pentolino ho riscaldato 500g di latte fresco intero aromatizzato con i semi e la bacca di vaniglia. Appena arriva a bollore, spengo e faccio intiepidire.

Appunto: attendere che il latte intiepidisca serve a due cose. Innanzitutto a far aromatizzare per bene il latte, poi a evitare che il latte bollente “cuocia” le uova, generando un aroma di frittata. Se preferite farlo nel microonde, va benissimo.

Intanto lavoro 160g di tuorli + 90g di albumi con 125g di zucchero bianco finissimo. Bisogna mescolare con un cucchiaio di legno cercando di incorporare meno aria possibile, altrimenti si formano le bolle… A questo punto in un pentolino si mettono 80g di zucchero, due cucchiai di acqua; sul fuoco attendiamo che si trasformi in caramello SENZA TOCCARLO!!! Non appena è biondo si versa sul fondo degli stampini di alluminio usa e getta o in uno stampo unico a ciambella, da plumcake, da budino…

A questo punto il latte è tiepido;  lo aggiungo alle uova filtrando attraverso il colino di cui parlavo poc’anzi; mescolo e trasferisco nello stampo, filtrando sempre con un colino anche foderato da una pezzuola di lino pulito.

Metto lo stampo in una teglia più grande foderata di carta di alluminio (così l’acqua del bagno maria non bolle) e riempita di un dito di acqua fredda. Ho infornato in basso e cotto per 1 ora.  Il mio era uno stampo da plumcake.

A questo punto è importante che il nostro amico non abbia shock termici: lo si lascia intiepidire fuori dal forno e solo dopo lo si mette in frigo.

Appunti: non è proprio un dolce dell’ultimo momento, anzi se preparato il giorno prima non genera ansie e quasi non ci si accorge di averlo fatto

4 comments

  1. Mi piace il modo con cui racconti le cose..le ricette ..adesso le provo!!✾◕ ‿ ◕✾

    1. 🙂

  2. …Ma che delizia il tuo blog! Proprio come è delizioso questo dolcetto… Tornerò a trovarti, buone vacanze e complimenti. Deborah

    1. Ciao Deborah, grazie!!!!
      Detto poi da una cuoca professionista come te…. adesso ho il computer a fasi alterne posso curiosare poco sul tuo blog. Ma a settembre sarò a Roma e mi farebbe piacere venirti a trovare. Ti scrivo sulla mail?

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