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Chef for Haiti – quando la cucina è buona a 360°

Lunedì 13 giugno 8 chef stellati e 300 amici hanno risposto all’invito della Fondazione Francesca Rava, che opera da 23 anni ad Haiti. Il progetto è ambizioso, contribuire alla crescita di una città dei mestieri, Francisville, attraverso la costruzione di una cucina industriale che produrrà 10.000 pasti al giorno per i bambini delle scuole di strada.
A Francisville sono già attivi un panificio, un pastificio, una sartoria, una fabbrica di burro di arachidi, una officina meccanica, una tipografia che non solo danno lavoro, ma soprattutto puntano alla crescita professionale dei giovani haitiani attraverso la produzione di beni essenziali per quest’isola.
Perchè ho partecipato? Perchè grazie alla generosità degli sponsor, dell’ospitalità dell’hotel Principe e Savoia e alla disponibilità degli chef, sapevo che l’INTERO RICAVATO della serata sarebbe andato a questo progetto. Certo era anche un’occasione per assaggiare qualcosa di estremamente buono…

Gennaro Esposito, La torre del Saracino e Andrea Berton, Trussardi alla Scala

Ecco qualche protagonista  nel dietro alle quinte in cucina…che si dicessero non so….qualche scambio di ricette???

 

 

Heinz Beck, La Pergola e Antonio Cannavacciuolo, Villa Crespi

 

 

Mauro Uliassi, Ristorante Uliassi

 

 

 

Norbert Niederkofler, Ristorante st. Hubertus

 

Oppure in sala stampa il gigante buono Antonio in amabile conversazione con Heinz.

 

 

 

 

Qui Mauro stava raccontando il dessert con cui si sarebbe poi chiuso il pranzo. Un dolce stre-pi-to-so: zuppa di frutto della passione, mango e gelato di yogurt al pepe rosa.

 

fabrizio cadei, Hotel Principe e Savoia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Norbert ha presentato un aperitivo a base di salmerino marinato e leggermente affumicato, lingua di vitello, mela verde, rafano….riassumo: un aperitivo buonissimo di cui avrei potuto mangiarne almeno 10…ma non si fa e così sono passata al tavolo di Massimo Bottura. Qui la sua brigata ha presentato una serie di ricette intitolate “Il ricordo del mio territorio”. Attori principali: aceto balsamico, grana, mortadella e porri con tartufo nero. Qui non ho avuto ritegno…

 

 

La crema di porri e tartufo nero

E mentre loro riempivano, io assaggiavo fino ad essere ben certa di non aver perso neanche una goccia di quella bontà!

 

La mousse di Mortadella

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma ricordo che eravamo lì per un motivo ben preciso e non solo godereccio e le parole di padre Richard Frechette, da 23 anni sull’isola lo hanno ricordato con una serena semplicità: se non ora quando, se non tu chi?

Una chiamata alle proprie possibilità di aiuto, senza sensi di colpa o manie di grandezza. Ognuno a propria misura.  Se siete interessati, andate sul sito della Fondazione Rava http://www.nph-italia.org/

Poi il pranzo è iniziato   con il contributo volontario non solo degli Chef, ma anche della Associazione Sommelier e degli studenti della Scuola di alta formazione professionale di Trento.

 

Una bella serata, direi proprio di sì, e buona a 360°….

One comment

  1. la prossima volta ti accompagno… 😉

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