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Vino, per chi ha naso e per chi non ce l’ha!

Si può  essere come sono e non capire nulla di vino? E’ il mio dilemma, mi piace il buon vino ma mi ci perdo. Invidio chi annusando in un calice ti elenca il mondo, i terreni, le annate, chi aveva raccolto la vendemmia. Per non parlare poi delle etichette. Memoria labile. Avevo anche tentato un corso Ais, ma anche lì la cruda realta mi aveva fatto desistere. Bevo troppo poco è stata la sentenza. Forse mangio troppo.

Così per Natale, mi sono regalata un qualcosa su misura, così da evitare gli sguardi di disapprovazione dei vicini di corso.

Un sommelier a domicilio. Jeroboam, ovvero Francesco Pagani. Nel mio caso 4 serate a tema solo per la famiglia, ma ho già in mente di organizzare qualche degustazione allargata con gli amici…

Ho assaggiato bottiglie ottime, non necessariamente care.  Anzi il suo merito è proprio quello di guidare  e saper sceglere. Andate a curiosare! Ovviamente Francesco è abituato a ben altri nasi dal mio, ma è stato molto comprensivo….

Sono migliorata, molto. Il mio naso si sta acculturando, e anche il mio palato.

Il naso vincente della famiglia è Luigi, e sono contenta di averlo coinvolto, desidero che impari a bere bene e quando assaggi cose buone, gli intrugli a basso costo perdono di attrattiva.

 

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