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Pappa al pomodoro per Jamie Food revolution day

 

 

Jamie Oliver sta a Nigella, come la frutta fresca sta al burro di arachidi. Mi piace Jamie in tv (su Gambero Rosso Channel), mi piacciono  i suoi libri,  il suo approccio “easy” e sostanziale alla cucina.

Guardando Nigella ingrasso. Non posso negare di subire il fascino della sua bellezza burrosa, ma nelle sue ricette c’è sempre un qualcosa di troppo… ma poi come fa a portarsi la cioccolata a letto e sorseggiarla prima di spegnere la luce???

Invece con Jamie ho la sensazione che tutto è a posto: tutto quello che cucino sa di tutti gli ingredienti che ho usato, niente va sprecato. Prodotti di stagione, cotture semplici.

Bene. Jamie ha iniziato un percorso di educazione alimentare negli Usa. E il 19 maggio sarà la data simbolo della sua iniziativa, vi invito a curiosare qui e saprete tutte le inizative previste a Milano.

Per fortuna non siamo messi come loro, ma certo che se ci faremmo sedurre da certe scorciatoie e dalla Pifferaia Magica, presto nessuno saprà riconoscere una carota vera…

Niente demonizzazioni. “food revolution”, la mia cucina urbana, tanti blog che non fanno altro che postare ricette buone e salutari, penso sia arrivato il momento di scegliere  cosa mettere nel vostro carrello: ingredienti o piatti pronti?

Per Jamie non potevo che pensare ad una ricetta fatta di pane e pomodoro: quanto può essere buona la pappa al pomodoro….

Avevo in casa dei bellissimi pomodori

Il rosso fiorentino, buccia sottile, polpa densa e non acquosa . Avevo ovviamente del pane avanzato, non toscano, ma le amiche toscane mi perdoneranno. Aglio, olio, basilico…

Scaldo in una casseruola 50g d’olio extravergine con 3 spicchi d’aglio, non devono bruciare ma devono cedere generosamente il loro profumo prima che arrivino 12 pomodori sbollentati, sbucciati e passati al passaverdure.  Ho cotto per 10 minuti, con qualche foglia di basilico, sale e pepe. Poi arriva in casseruola il pane duro a pezzetti (300g) e l’aglio se ne va. Ovviamente se non l’avete non si fa altro che scaldare in forno del pane a fette, (ma ..assolutamente no il pancarrè…). Ho coperto. Se necessario aggiungo del brodo leggero, o un mestolino  di acqua. Ogni tanto, quindi nel frattempo si fa dell’altro, passo dalla casseruola e mescolo per disfare il pane, 20 minuti ed è pronto. Un giro ancora abbondante di olio, una macinata di pepe e aspetto che intiepidisca.

Potete immaginare quanto è buono il giorno dopo…

E voi cosa cucinerete sabato?

 

 

 

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4 comments

  1. Ecco, non l’avrei saputo dire meglio: frutta fresca e burro d’arachidi.
    E non che non sia voluttuosamente intrigante, a volte, ma alla lunga, nella vita reale, vince al frutta fresca e l’easy going!
    poi vuoi parlar di pappa al pomodoro ad una toscana? conquistata!

    1. Ecco..mentre la preparavo pensavo a te…e mi dicevo: “come ti permetti???” Lei sì che è sa di pappa la pomodoro…

  2. Quando sono in coda anch’io sbircio nei carrelli altrui e cerco di capire cosa si cucinerà. Piatti pronti o farina, uova, carne, pesce…

  3. Che bello, iniziative per la Jamie Food Revolution anche a Milano! Avevo dato un’occhiata al calendario qualche giorno fa e segnalava solo qualcosa a Roma.
    Anche a me piace molto Jamie, soprattutto per la sua filosofia e per quanto fa per gli altri. Avrebbe potuto godrsi il successo e non condividere e invece ha deciso di impegnarsi in una battaglia non sempre facile. Lo ammiro per quanto sta facendo, ce ne vorrebbero di più di chef come lui. Grazie Maria per aver parlato di questa importante iniziativa, magari non tanto sentita nel nostro paese, dove possiamo ritenerci fortunati, ma importantissima per realtà più lontane, ma nemmeno tanto! vedo certi carrelli da far paura al supermercato. Tu anche?
    Un abbraccio e alla prossima!

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