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Pesto alla siciliana, per Flavia che quest’estate non vuole cucinare….

 

Flavia mi dice che quest’estate non vuole cucinare.  Noooooo dai… adotta un fornello, salva una ricetta, rispolvera un pentolino abbandonato, restaura il minipimer! C’è tutto un mondo di piatti buoni, femminili-maschili che si possono preparare anche a latitudine Tropici, come ad esempio il pesto alla siciliana. 

Al solito ne esistono un’innumerevole quantità di versioni sul web, ma non sui miei libri di cucina storici. Parlo di “Cucchiaio d’argento” ( a proposito,  ne è uscita una nuovissima versione!), “Cuochi si diventa”, “La cucina della felicità”.  

Vi dico che non mi piace metterci i pinoli, perchè me li tengo per il pesto alla genovese, ma se volete usare la ricotta salata al posto del parmigiano, non ho nulla in contrario. Anzi probabilmente è più corretto, ma io non l’avevo quindi…parmigiano.

Appunti: trattasi di un sugo crudo a base di pomodori, basilico e ricotta. Per dare un po’ di croccante in bocca, si aggiungono le mandorle spellate.

Appunti 2: applico trucco che  Allan Bay usa per fare il classico pesto alla genovese, perchè le lame dei frullatori quando girano  scaldano gli ingredienti, quindi ossidano e rendono amaro il basilico. Metto il contenitore e le lame in freezer…prima di frullare. Geniale.

Torniamo al pesto. Lavo e asciugo 500g di pomodori ramati, li taglio a metà e con un coltellino tolgo la parte dura vicino al picciolo. Peso 50g di olio extravergine di oliva, che metto addirittura nel contenitore in freezer e 20g di foglie di basilico fresco, che non lavo, ma passo con una spughetta umida. Poi ho bisogno di 50g di mandorle spellate, 10g di parmigiano e 250g di ricotta vaccina.

Tolgo il contenitore (che ha già dentro l’olio) e lame dal freezer, aggiungo tutti gli ingredienti eccetto la ricotta, un pizzico di sale grosso, uno di peperoncino in polvere e velocemente avvio il frullatore (ma si può fare anche con il minipimer).   Un paio di minuti massimo (sul serio non di più!) e la base è pronta. Mi piace che si vedala buccia dei pomodori e che qualche mandorla si senta sotto i denti.

A questo punto aggiungo a mano la ricotta. Se la frullassi con gli altri ingredienti diventerebbe troppo una pappetta e non mi piace. Assaggio e dò il tocco finale con sale e pepe. Si può usare su pasta calda, ma anche fredda.

Oggi l’abbiamo provata con le farfalle ed è piaciuta a tutti

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